Il Varietà: dalla Belle Époque al Variété

di Ernesto Lama

Trama

Cento e più anni di Varietà con alcuni degli autori più rappresentativi:
lo scrittore/giornalista Libero Bovio;
il comico Gustavo De Marco;
il trasformista Leopoldo Fregoli;
lo chansonnier Armando Gill;
Eugene Ionesco e il suo teatro dell’assurdo;
il macchiettista Nicola Maldacea;
il futurista Filippo Tommaso Marinetti;
il paroliere E. A. Mario;
il re del varietà Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello;
la sciantosa Gilda Mignonette;
il poeta Eduardo Nicolardi;
la Bella Otero, la prima stella del cinema;
Ettore Petrolini, l’inventore della “parodia”;
Ria Rosa, la “diva eccentrica”;
il compositore Gioacchino Rossini;
il musicista Ernesto Tagliaferri;
il poeta romanesco Trilussa;
il commediografo Raffaele Viviani
fino al grande maestro di teatro Eduardo De Filippo di cui ricorre il trentennale della morte (31 ottobre 1984).

Note di regia

La parola d’ordine è Entusiasmo, quello che un gruppo di quaranta attori ha portato in scena. 
Con loro, un insieme di oltre settanta persone con l’indotto di luci, costumi, coreografie, canto, musica, organizzazione e quant’altro. 
Tutto ciò, unito e plasmato, ha creato un’opportunità di lavoro da prendere come esempio in un momento storico, per il teatro, molto duro e purtroppo decadente. 
Un progetto che nasce qualche anno fa in un piccolo centro culturale e che, con la volontà collaborativa della Compagnia Gli Ipocriti, accade e fa sì che un sogno prenda corpo. Questo spettacolo è figlio non di una sola persona, ma di tanti uomini e donne che hanno regalato e messo a servizio dell’idea la loro professionalità per la riuscita di un’operazione molto complessa. 
Si attraversa un secolo di storia e tramite le sue parole, la sua musica e i suoi caratteri si apprende la straordinaria bellezza di questo mondo chiamato Varietà. 
Uno spettacolo che parte confondendo i linguaggi, respirando la necessità del cambiamento e i bagliori del Futurismo e che prende ritmo e forma alternando sketch, canzoni, ‘sceneggiata’ e pura drammaturgia. 
Impossibile raccontare un periodo tanto pieno di storia, colori e sentimento in un tempo così breve…ma alternando il bello e il brutto, il bianco e il nero e i continui ribaltamenti di fronte, il nostro tentativo è quello di regalare un granello di quel ‘polverone’ che il Varietà può scatenare. 
Appunto,Il Varietà, un connubio di rare opportunità, un mondo..che racchiude tanti mondi…e tanti altri mondi…in un unico mondo….

Ernesto Lama

Autore

note di Ernesto Lama per il laboratorio

Si parte dalla Belle Èpoque, si arriva ai giorni nostri. 
Cento e più anni di Varietà, assolutamente pratico, che si nutre di attualità veloce e si propone di distrarre e divertire il pubblico con effetti di comicità e stupore immaginativo. 
Si percorre tutta la gamma della stupidaggine, dell’imbecillità, della balordaggine e dell’assurdità, che spingono insensibilmente l’intelligenza fino all’orlo della pazzia. 
Tutto ciò è ossigeno puro per il cervello, attraverso il semplice meccanismo del riso e del sorriso. 
Tutto questo è la sintesi del Futurismo, che dal passato ci permette di sfruttare e riattualizzare, nel presente, i suoi concetti. 
Non più i prototipi sciupati del Bello, del Solenne, del Religioso, del Seducente, ma la loro stessa scomposizione ironica, utilizzando, attraverso le stesse caratteristiche degli attori, caricature possenti, abissi di ridicolo, ironie impalpabili e deliziose. 
Tutto ciò creando un amalgamato connubio tra gesto, fisicità, canto e parola (d’altra parte il Varietà non può fare a meno di nessuno di questi elementi). 
’Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell’uva’. 
Sono convinto che in questo caso il nostro percorso teatrale sarà da ‘marciare … non marcire!’.

Ernesto Lama

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