Il Postino di Neruda

di Antonio Skármeta

regia Memé Perlini
scene e costumi Bruno Buonincontri
musiche Pasquale Scialò
con Antonio Casagrande, Cloris Brosca
Giuseppe Rossi Borghesano, Antonio Spadaro, Guia Zapponi

Lo spettacolo è stato allestito in occasione dei cinquanta anni dalla nascita di Massimo Troisi.

Trama

Scritto da Antonio Skármeta a metà degli anni ’80 nacque inizialmente come uno spettacolo teatrale successivamente divenne un romanzo breve di grande successo e tradotto in più di quindici lingue; da questo è stato tratto il film con Massimo Troisi.

La vicenda, ambientata negli anni 1969 – 73, si svolge a San Antonio, in Cile, dove un ex pescatore di nome Mario Jimenez viene nominato postino del villaggio di Isla Negra, in cui abita un solo individuo che riceve corrispondenza: il grande poeta Pablo Neruda. Tra i due, attratti da una reciproca, franca simpatia, nasce un legame di amicizia che condurrà Neruda a strane e apparentemente poco poetiche, avventure.

Note di regia

La poesia di Pablo Neruda con il suo linguaggio volutamente sanguigno e terreno, che invade i nostri sensi, celebra fiori, animali, corpi di donne, concerti d’acqua marina, pietre che cadendo su altre pietre emanando echi di contemplazione musicale ‘perché l’emozione va cercata in tutte le cose’ è la volontà di raccontare con questo spettacolo la rabbia e l’amore attraverso due uomini: l’uomo che guarda e l’uomo che muore.
La suggestione della poesia di Pablo Neruda mi permette incondizionatamente di illuminare il mio immaginario di immenso! E così tra sottili intuizioni che cerco di trasmettere con la volontà e la memoria, sentimenti spesso necessari per realizzare opere d’arte di ogni tipo, mi avvio in questa nuova avventura senza esitazioni, viaggiatore immobile, su palcoscenici pronti ad ospitarmi.
Memé Perlini

Autore

…..Io venni in contatto con la sua lirica per motivi puramente erotici. Quando avevo 14 anni ero solito innamorarmi disperatamente ogni due giorni, ma non trovavo le parole per sedurre le ragazze; mi capitò tra le mani allora, un libro di Neruda “20 poesie d’amore e un canto di disperazione” attinsi dei versi e li sussurravo, come fossero i miei, alle orecchie delle ragazze…….
Sono grato a Neruda per avermi fatto perdere precocemente la mia innocenza, un uomo ed un’opera poetica che mi hanno sempre affascinato. Da sempre volevo scrivere su Neruda, già dal 1969, quando andai a fargli visita a Isla Negra. Doveva essere un’opera in cui giocasse un ruolo importante non il Neruda famoso, ma l’uomo privato, pieno di delicatezze, umorismo e gradevole ironia, così come l’avevo conosciuto nella sua casa al mare. Oggi, lontano dalla nostra Patria comune, tento di esprimere quella trinità di Popolo, Lirica e Amore che hanno alimentato le Sue opere e la Sua vita. Ardente paciencia è una versione di un tema inesauribile.
Antonio Skàrmeta 1982

Musica

Alma brasileira di Villa Lobos
Tanguedia di Astor Piazzolla
Stranger in the night di Frank Sinatra
And I love her di Lennon – McCartney
Danza guaija di Mauro Di Domenico
Cumpleaño Feliz di Mauro Di Domenico
J’attandrai Rina Ketty

Curiosità

Lo spettacolo ha debuttato il 13 settembre 2003 nell’ambito della XXIV Edizione di Benevento Città Spettacolo in occasione dei 30 anni dalla morte di Pablo Neruda; dei 30 anni dalla morte del Presidente della Repubblica Cilena Salvador Allende.

Lo spettacolo è stato riproposto nel 2004 in concomitanza con il centenario della nascita del poeta Pablo Neruda (12 luglio 1904- 12 luglio 2004)

Nelle edizioni del 2003 e del 2004 il ruolo di Beatriz Gonzales era interpretato da Cristina Giachero che, nel 2005, è stata sostituita da Guia Zapponi.

Recensioni

Il Sannio – 15 settembre 2003

Il postino di Skármeta, con un Antonio Casagrande in stato di grazia. Una rappresentazione che ha conquistato pubblico e critica e che ha visto felici ed efficaci interpretazioni del gruppo di attori, fra i quali ha particolarmente convinto Cloris Brosca… che finalmente ha potuto mostrare, in questo recente ritorno al teatro, il suo valore di consumata attrice di prosa.
Maria Ricca


Il Quaderno – La voce libera del Sannio settimanale n.°310 del 18.09.2003

Uno degli spettacoli più belli ed emozionanti… Ardente Pazienza ovvero Il Postino di Neruda di Antonio Skármeta… ad interpretarlo un cast di tutto rispetto con un ispirato Antonio Casagrande nel ruolo del poeta cileno.
…Oltre la bravura degli interpreti hanno concorso alla riuscita dello spettacolo anche le musiche e la scenografia. Quest’ultima ha sfruttato uno spazio fisso eppure aperto a qualsiasi ambientazione… La regia, le musiche e le luci hanno risolto in maniera efficace i passaggi di tempo e di luogo.
Il Postino di Neruda, insomma, è piaciuto per la sua capacità di vincere una sfida davvero difficile…


Roma di Napoli – 4 marzo 2004

Semplice e essenziale. Così si presenta la versione teatrale del testo Il postino di Neruda diretto da Memé Perlini… La messa in scena è ricca d’atmosfere affascinanti. Tutto è ricondotto all’importanza del gesto che trova il suo naturale amplificatore nella parola. L’interpretazione degli attori, come la scenografia, è stata priva di forzature ma incisiva. Da citare la confermata bravura di Antonio Casagrande nel ruolo di Neruda e di Cloris Brosca nei panni della madre Rosa….
Clara Puolo


La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari – 13 marzo 2004

… l’emozionato ed emozionante giovanissimo Antonio Spadaro…
… Pablo Neruda di cui veste bene i difficili panni Antonio Casagrande…
… In questa storia la scena di Bruno Buonincontri riesce perfettamente a scandire una doppia, anzi una tripla azione e i diversi registri sempre sorvegliati dalla «guardia», Giuseppe Rossi Borghesano…
Maria Paola Porcelli


Puglia – 14 marzo 2004

La pièce rivela un intenso connubio autoriale-visivo con interpreti in sinergia come Antonio Casagrande e Cloris Brosca, in grado di emozionare rispettivamente nei panni di Neruda e Rosa Gonzàles….
Scenografia essenziale e opportuni giochi di luci fra rallentamenti introspettivi e accelerazioni emozionali si snocciolano in poco più di 90 minuti…. Una performance d’autore…
Gianluca Doronzo


La Provincia di Sondrio – 31 marzo 2004

Le parole sono importanti, anzi fondamentali, in questo Ardente pazienza ovvero il Postino di Neruda, andato in scena con successo…
…Antonio Casagrande nei panni di Pablo Neruda e il giovane Antonio Spadaro in quelli del postino Mario Jimenez… hanno offerto un’interpretazione convincente del testo…
…La regia di Memé Perlini inserisce spesso elementi onirici e visionari in un testo dominato da una fortissima attenzione al verso nerudiano: carnale, sanguigno, ricco di un romanticismo che non è sterile sentimentalismo, ma “forte sentire”….
…una Cloris Brosca davvero efficace nella sua severità in nero…
… Con delicatezza e passione, grazie al lavoro di bravi interpreti, il lavoro di Perlini colpisce a fondo: lo dimostrano il silenzio con cui il pubblico segue il dipanarsi della vicenda, i versi poetici, la forza dirompente delle parole. E gli applausi scroscianti con cui vengono premiati i protagonisti a scena aperta.
Paolo Redaelli

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