12 Baci sulla bocca – autore

Napoli, anni ‘70.
La provincia napoletana soffocante e a volte disorientante. Il conflitto politico e sociale che divide il Paese sembra lontano da queste terre, invece attecchisce nell’ombra.
In questo ambito, nasce “12 baci sulla bocca”, che racconta l’incontro-scontro tra Emilio, lavapiatti dai modi delicati e Massimo, fratello “ripulito” del proprietario di un ristorante. Massimo si sta per sposare, con l’unica donna che ha avuto nella vita; è al punto in cui, o ti lasci o ti sposi. Massimo si sposa.
Emilio è giovane ed è “ricchione”: questo era l’unico termine usato a Napoli per identificare un omosessuale. Emilio riesce a scardinare l’omosessualità assopita malamente da Massimo.
I loro incontri sono carezze sfuggenti e nascoste ad occhi che non capirebbero. Sono pericolosi, e i due ragazzi si nascondono, ma quel rapporto così controverso rappresenta, forse, l’unico momento di vero sentimento nella loro vita.
Il loro è un ambiente in cui non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata. Ma gli occhi di Antonio, fratello di Massimo, lo guardano dentro, sanno molto di più di quel fratello di quanto lui pensi. In quell’ambiente i problemi si risolvono in maniera spicciola ed uno come Massimo, non può certamente essere un “ricchione” di paese.

Mario Gelardi