Anonimo Napoletano – note di regia

Siamo in un’isola che non c’è, l’Isola Blu, che c’era ma non c’è più… emersa e immersa, riemersa e rimmersa.
Su quest’isola si racconta una storia di magia, di mare e di conchiglie, uguale a tante storie.
È infatti uno spaccato della nostra vita senza tempo, visto e rivisto, ascoltato e rinarrato. Amori, tradimenti, rivoluzioni, guerre, passioni, ideali, sconforti, vinti e vincitori. Il ripetersi di una trama che non ha tempo ma appartiene ad ogni epoca.
È con il gioco teatrale, la semplicità dei personaggi, la bellezza delle atmosfere, la musica, i testi, i gesti, che si cerca un’azione nuova, da scoprire e da cui lasciarsi trasportare.
L’idea della messa in scena è quella di far arrivare al pubblico, prima l’energia dei personaggi, poi tutto il resto. In scena non si toccano, si respirano; non si parlano, si ascoltano; non si muovono, si lasciano portare.
“Se il lupo non ha fame non attacca”… con questa semplicità si è cercato di mettere in scena l’opera, partendo da comuni sentimenti, quelli che spesso non vengono più presi in considerazione.
Si è andati a ricercare un istinto dimenticato, quello che è dentro di noi ma che abbiamo abbandonato, per provare a pensare, attraverso uno spettacolo da vivere in ogni suo respiro.