Colazione da Tiffany – curiosità
TRUMAN CAPOTE E HOLLY GOLIGHTLY
1942-1944
Durante i tre anni trascorsi nei sobborghi di New York, quasi ogni fine settimana Truman si recava in treno a New York per ballare e divertirsi; cosicché, quando i Capote vi fanno definitivamente ritorno nel 1942, Manhattan non gli è assolutamente estranea. Ormai egli ama davvero «quest’isola, che galleggia su acqua di fiume come un iceberg di diamante», e riesce inoltre a trovare un lavoro (part-time, per via dell’ultimo anno di High School) presso la redazione della rivista «The New Yorker». Il suo compito consiste nel tenere in ordine gli uffici, i tavoli, le sedie, e in particolare nel raccogliere le vignette e i disegni che verranno poi scelti per la pubblicazione. Truman si fa notare da tutti – e talvolta odiare – per la sua insolente indiscrezione, e per il modo in cui travalica il suo ruolo subalterno. La sua Vocetta acutissima si fa udire ovunque. Nel frattempo continua a scrivere racconti, alcuni dei quali (A Mink of One’s Own e The Shape of Things) pubblicati su «Decade of Short Stories»; sente però che è giunto il momento di scrivere un romanzo. Ma nella casa di Park Avenue non è facile concentrarsi e nell’autunno del 1943 Truman decide di recarsi a Monroeville, nella casa della prozia, per portare avanti il suo lavoro. Neanche lì si trova bene, e nell’estate del 1944 torna al «The New Yorker», appena in tempo per essere bruscamente licenziato a causa di un oscuro incidente. Il giorno del licenziamento Truman torna a casa piangendo, e implora il padre adottivo di mantenerlo finché non ha finito di scrivere il suo romanzo. Joe Capote acconsente di buon grado, e Truman ritorna in Alabama dove cerca di terminare la stesura di Summer Crossing, un romanzo sulle feste e gli incontri che un ragazzo di New York organizza in estate mentre i genitori sono in vacanza. Il risultato non lo soddisfa, e anzi proprio lì, nel Sud dei suoi primi anni,ne mette a fuoco la ragione fondamentale, in preda a quella che poi definirà un’improvvisa «eccitazione – una sorta di coma creativo». La verità è che non di New York egli vuole scrivere, ma di qualcos’altro.
1945
Dopo essersi sbarazzato del manoscritto incompleto di Summer Crossing, Truman prende in affitto una stanza nel cuore di New Orleans e comincia a scrivere un nuovo romanzo, nel quale – ormai ne è sicuro – il Sud avrà un ruolo fondamentale. Non appena la grande macchina è avviata, però, ritorna a New York e comincia a frequentare le redazioni di «Mademoiselle» e «Harper’s Bazaar», riviste che nell’immediato dopoguerra si propongono di presentare al pubblico il meglio della nuova generazione letteraria del tempo. Conosce Tennessee Williams e Gore Vidal; e con loro forma un trio di amicizia-rivalità che durerà tutta la vita. Nel giugno «Mademoiselle» gli pubblica il racconto Miriam; in ottobre «Harper’s Bazaar» pubblica A Tree of Night (Un albero di notte) e in dicembre esce su «Mademoiselle» A Jug of Silver (Una brocca piena d’argento).
1955
Il 1955 è l’anno in cui Capote mette in cantiere il futuro Breakfast at Tiffany’s (Colazione da Tiffany), al quale lavorerà per circa due anni; da tempo il titolo è stato già coniato, e alcuni modelli di riferimento per il personaggio di Holly Golightly individuati.[…]
1958
Capote trascorre gran parte dell’anno in Grecia a lavorare sul personaggio di Holly Golightly… Quando sbarca a New York, Colazione da Tiffany è in tutte le librerie, e diverse donne si contendono l’onore di essere state modello per il personaggio della protagonista; che è semmai la somma di molte donne conosciute e osservate da Capote.
1961
Nel 1961 supervisiona la sceneggiatura di Colazione da Tiffany, redatta da George Axelrod, ma non riesce a far inserire Marilyn Monroe nel ruolo della protagonista, interpretata, invece, dalla indimenticabile Audrey Hepburn.
Fonte: Romanzi e racconti – Truman Capote, Mondadori, 1999