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Quattro storie di quattro donne; la prima, una bambina-ragazza innamorata dell’amore che si trova di fronte all’emozione di ricevere in dono il suo primo anello.

La seconda, una giovane anziana che realizza l’immobilità del suo essere quando, forse, è troppo tardi.

La terza deve fare i conti con le ansie e le disillusioni scottanti di un amore finito per la volontà di chissà chi.

La quarta è arrabbiata, triste, stanca; pone domande sincere a cui non sa dare risposte, logorata dal bisogno di dare un volto a chi ieri, oggi e domani, le impone un’apparenza che le va stratta. Così stretta da soffocare.

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Darling è uno spettacolo che si propone di guardare a differenti realtà quotidiane attraverso sinceri sguardi femminili, senza filtri e senza retorica. Le domande che le quattro anime protagoniste del testo pongono quasi inconsapevolmente, sono universali e allo stesso tempo intime, parlano infatti a donne e a uomini, e con loro si interrogano su cosa voglia dire “crescere” e “apparire” nella società e nei rapporti umani di oggi.
Darling è un leggero e variegato affresco sulle contraddizioni, gioie e dolori, bellezza e drammaticità, dell’amore e sulla lotta di chi, più o meno consapevolmente, si è trovato a fare i conti con un forse imposto (ma da chi?) “burka occidentale”.           Sara Bosi