Pulcinella – Roberto Rossellini

Roberto Rossellini – Commediante dell’arte con la macchina da presa

Ci sono stati dei momenti nella vita di Rossellini (1906 – 1977) in cui Parigi ha voluto dire – come nella vicenda di Michelangelo Fracanzani, in arte Pullecenella Cetrulo, prima “maschera” napoletana della Corte di Francia – il miraggio di un italiano che in patria si sentiva decaduto, circondato dall’incomprensione. Se Fracanzani e i suoi amici arrivarono nella Parigi del ‘600 dopo aver lasciato “l’infame Babilonia partenopea” desiderosi di quel successo che non riuscivano a ottenere nella loro città, attratti da un Reame che notoriamente aveva a cuore i “comici”, Rossellini, sia pure in circostanze diverse fece lo stesso e vi si trasferì. “Ho sempre dovuto andar via, ho sempre dovuto ricominciare da principio”. Ma c’è dell’altro che accomuna Rossellini ai comici di un tempo: la commedia improvvisa che, come dice Bragaglia, “porta a cacciarsi nelle avventure più imprevedute, con libertà poetica assoluta, non impedendo però la rinuncia alla realtà, al buon senso e all’umanità terrena”. Un metodo di lavoro caro all’autore di Roma città aperta, tanto da farne una specie di “commediante dell’arte con la macchina da presa”.
Ettore Zocaro

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Lo spettacolo ha debuttato a Parigi nel mese di giugno 2000 ed ha proseguito con una tournée europea effettuando recite in Spagna (Barcellona, Almagro, Palma de Maiorca) e Germania (Expo di Hannover).
Nella stagione teatrale 2001.02 ha effettuato una tournée in Italia.