Amerika

di Franz Kafka

regia Maurizio Scaparro

con
Giovanni Anzaldo 
Ugo Maria Morosi 
Carla Ferraro
e
Giovanni Serratore 
Fulvio Barigelli
Matteo Mauriello

musiche ispirate alla cultura yiddish della vecchia Europa e al jazz nero di Scott Joplin adattate da Alessandro Panatteri
eseguite dal vivo da
Alessandro Panatteri, piano
Andy Bartolucci, batteria
Simone Salza, clarinetto

scene Emanuele Luzzati riprese da Francesco Bottai
costumi Lorenzo Cutuli
movimenti coreografici Carla Ferraro
regista assistente Ferdinando Ceriani

organizzazione generale Melina Balsamo

Trama

«Quando il sedicenne Karl Rossmann, mandato in America dai suoi poveri genitori perché una cameriera l’aveva sedotto e aveva avuto un figlio da lui, entrò con la nave a velocità ridotta nel porto di New York, vide la Statua della Libertà, che già stava contemplando da tempo, come immersa in una luce d’un tratto più intensa. Il braccio con la spada sembrava essersi appena alzato, e attorno alla sua figura spiravano liberi i venti»
Così ha inizio l’incompiuto romanzo AMERIKA di Franz Kafka scritto giusto cento anni fa, tra il 1911 e il 1914, e pubblicato postumo nel 1927.
Karl Rossmann, giovane ebreo europeo, viene inviato in America come un pacco postale per sfuggire ad uno scandalo che lo vede coinvolto con una domestica; deve raggiungere lo zio Jacob, un autentico “zio d’America” affinché gli trovi un lavoro e una sistemazione. Lo spettacolo racconta, attraverso vari quadri, la storia di un ragazzo boemo che va in America, incontra un fuochista tedesco, fa un pezzo di strada con un disoccupato irlandese e uno francese, ha come compagno di lavoro un ragazzo italiano.
Nell’adattamento di Fausto Malcovati e con la complicità della musica jazz di Scott Joplin, Scaparro ripercorre così la storia e le tribolazioni dell’emigrante Rossmann, del suo viaggio nel Nuovo Mondo, della sua vita errante in cerca di un benessere che sembra sempre a portata di mano ma che rimane inafferrabile (il sogno americano?).
L’America, nella visione fantastica ma sorprendentemente profetica di Kafka, non necessariamente deve avere a che fare con l’America reale, tuttavia ne rivela già i suoi mali, le sue contraddizioni, ma anche la sua dirompente vitalità.

Galleria

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calendario / tournée

  • Sala dei 500 Museo di Pietrarsa - Napoli
    13 Giugno 2014 - 14 Giugno 2014