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Non ti pago

di Eduardo De Filippo

Un omaggio a Luca De Filippo a dieci anni dalla sua scomparsa.

di EDUARDO DE FILIPPO

 

con La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

 

SALVO FICARRACAROLINA ROSI

e con NICOLA DI PINTO – MARIO PORFITO – MARCELLO ROMOLO

 

e con (in ordine di apparizione)

VIOLA FORESTIERO  

FEDERICA ALTAMURA

VINCENZO CASTELLONE

ANDREA CIOFFI   

CARMEN ANNIBALE

PAOLA FULCINITI  

 

scene GIANMAURIZIO FERCIONI

costumi SILVIA POLIDORI

musiche NICOLA PIOVANI

luci SALVATORE PALLADINO

aiuto regia NORMA MARTELLI

foto di scena SALVATORE PASTORE

 

regia

LUCA DE FILIPPO

 

una coproduzione
Gli Ipocriti Melina Balsamo e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

 

 

 

* La foto di Carolina Rosi è di Fabio Lovino

 

Personaggi                                                                  Interpreti:

Ferdinando Quagliuolo                                                Salvo Ficarra

Concetta, sua moglie                                                    Carolina Rosi

Stella, loro figlia                                                            Carmen Annibale

Aglietiello, uomo di fatica in casa Quagliuolo            Nicola Di Pinto

Margherita, cameriera                                                Viola Forestiero

Mario Bertolini                                                              Andrea Cioffi

Erminia, sua zia                                                            Paola Fulciniti

Vittorio Frungillo                                                          Vincenzo Castellone

Luigina Frungillo                                                           Federica Altamura

Carmela, popolana                                                         Paola Fulciniti

Don Raffaele Console, prete                                           Marcello Romolo

Lorenzo Strummillo, avvocato                                      Mario Porfito

Nel 2015 l’ultima messa in scena della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, amici e compagni di lavoro legati al rigore e alla straordinaria capacità artistica di Luca che ne curò la regia: fu la sua ultima regia. A dieci anni dalla sua scomparsa ho deciso di riportare sulle tavole del palcoscenico la commedia; per omaggiarlo certo, ma soprattutto per restituirlo al suo pubblico che continua ad amarlo e a quei ragazzi che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo come persona e di applaudirlo in teatro.
Così mi sono dedicata con forza al progetto, cosciente della responsabilità che avrei dovuto affrontare, ma anche certa del sostegno che avrei incontrato nel proporlo.

Dieci anni fa ho voluto conservare la scenografia: il fondale, il suo bellissimo boccascena, gli oggetti, hanno ripreso vita come fossero stati sempre pronti per arrivare in un altro teatro, in un’altra città di questa lunghissima e a volte complicata tournée che è la vita… Curando l’allestimento sapevo che, pezzo dopo pezzo, insieme ai costumi, alle scene, alle musiche, i ricordi mi avrebbero rintracciata … e alla gioia di ritrovarmi nei teatri, si sarebbe silenziosamente insinuata in me e senza chiedermi permesso, anche quella sofferenza che si prova nell’affrontare la memoria delle perdite, ma con la consapevolezza che, quella memoria, diventa poi parte di noi, non ci abbandona mai e ci rende ciò che siamo.
In Non ti pago ho ripreso la visione scenica di Luca che, in una personale prospettiva delle opere di Eduardo, aveva a mano a mano accentuato l’avidità morale dei personaggi. Attraverso la comicità della componente ludica, del gioco del lotto, Luca aveva letto la storia in chiave moderna e aveva registrato con cura in modo quasi grottesco ma mai macchiettistico, i temi che Eduardo, autore di indiscussa contemporaneità, ha sempre analizzato nelle sue opere: la disgregazione dei rapporti familiari, metafora del disfacimento di una società. Ingredienti non secondari.
Insieme a me sul palco ci saranno gli attori e i tecnici della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, felici di poter partecipare di nuovo a questa avventura.

E con noi ci sarà, nelle vesti del protagonista Ferdinando Quagliuolo, un interprete di straordinaria sensibilità che ha aderito con entusiasmo al progetto.
Salvo Ficarra, emozionato, commosso, ha deciso di affrontare il personaggio protagonista della commedia, con le sue doti caratterizzate da leggerezza e spessore, incontrandone lo spirito comico ma accentuandone le ombre interiori. Facendo suo l’intento di Luca: creare un dialogo continuo con il pubblico che verrà a vedere la commedia. Facendo vibrare quelle corde che sono nella sua cifra artistica come lo erano in quella di Luca.
Per questo e per aver accettato di entrare in questa famiglia teatrale, per averci regalato il suo Ferdinando Quagliuolo in una chiave di lettura originale, lo ringrazio con tutto il cuore.
Non mi resta che augurare buon divertimento al pubblico che ha voluto bene a Luca e che speriamo, ci accolga ancora con quel calore che ci ha sempre manifestato dalla sua scomparsa.

Carolina Rosi