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‘O Scarfalietto (Lo Scaldaletto)

di E. Scarpetta libero adattamento E. De Filippo

regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
musiche Pasquale Scialò

costumi Silvia Polidori
coreografie Silvana Lo Giudice

luci Franco Sabatino

con Antonio Casagrande

Giovanni Esposito, Mimmo Esposito, Ernesto Lama

Lombardo Fornara

Pina Cutolo, Elisabetta D’Acunzo, Susy Del Giudice, Marco De Notaris, Patrizia Monti, Felice Panico, Ernesto Parisi, Paolo Pollio

Maria Autiero, Lia Cerullo, Rino De Luca

Trama

Il primo atto si svolge nella casa di Amalia e Felice Sciosciammocca, giovani sposi, i quali, a seguito di continui litigi, che vedono coinvolti anche i loro camerieri, Michele e Rosella, decidono di separarsi chiamando in causa i loro avvocati Anselmo e Antonio. Nella lite viene coinvolto anche il malcapitato Gaetano Papocchia, uomo curioso e dal carattere singolare, che si rivolge ai coniugi per prendere in fitto una casa di loro proprietà nella quale sistemare la sua giovane amante, la ballerina Emma Cartcioff.
La scena del secondo atto è ambientato dietro le quinte del teatro dove lavora Emma, nel quale fervono i preparativi per il nuovo spettacolo. Qui si reca spesso Don Gaetano, che ricopre di gentilezze la ragazza, non sapendo che la stessa ballerina è amata anche da Antonio. E qui capitano anche Felice e Amalia, che pretendono a tutti i costi che Gaetano diventi loro testimone nella causa di separazione. Nella confusione generale si inserisce anche Dorotea, moglie di Gaetano, che, venuta a sapere della storia di suo marito con la ballerina, è decisa a chiedere giustizia.
Il terzo atto è ambientato in un’aula di tribunale, dove convengono tutti i personaggi della commedia e dove, dopo le testimonianze e le arringhe degli avvocati, la giuria potrebbe proclamare il verdetto finale. Ma nell’atmosfera esagerata e inverosimile delle storie di Scarpetta, tutto è possibile…

Autore

Eduardo Scarpetta nacque a Napoli il 13 marzo del 1853 da Domenico e da Emilia Rendina; comincia molto presto a praticare il mondo del teatro e a 24 anni entra nella compagnia di Antonio Petito al teatro Sancarlino, dove riscuote enormi successi mettendo in scena le pochade francesi tradotte in napoletano e messe in scena dallo stesso autore

Eduardo Scarpetta regnò incontrastato nel panorama del teatro napoletano; la sera del 10 ottobre 1910 recitò la sua ultima opera ‘O medico d’’e pazze. La vita di Scarpetta fu abbastanza ricca e movimentata; il 16 marzo 1876 sposa Rosa De Filippo, dal loro matrimonio nascono tre figli, Domenico,Maria e Vincenzo. Dalla relazione extra-coniugale con Luisa De Filippo (figlia di Luca, fratello di Rosa De Filippo) nacquero Titina, Eduardo e Peppino.