La Signora del Martedì

di Massimo Carlotto

…dal romanzo alle scene… Massimo Carlotto ci regala dei personaggi unici che saranno, ognuno a modo proprio, specchio potente della società in cui viviamo.

con

GIULIANA DE SIO    –    ALESSANDRO HABER

e con
PAOLO SASSANELLI

 

RICCARDO FESTA

e PAOLO PERSI

 

scene FRANCESCO GHISU

costumi KATARINA VUKCEVIC

 

regia PIERPAOLO SEPE

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Personaggi                                           interpreti

Alfonsina Malacrida (detta Nanà)     Giuliana De Sio

Pietro Maria Belli                                 Alessandro Haber

Alfredo Guastini                                   Paolo Sassanelli

Bonamente Fanzago                            Riccardo Festa

Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.

Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore.
Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola.
Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si era innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”.
Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni. La prima volta che l’attore ha bussato alla porta della pensione, il signor Alfredo, il gestore, lo ha accolto con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.
Il signor Alfredo ha passato la sessantina da un bel po’ e tra le mura della pensione si è sempre vestita da donna.
Da un imprevisto si innesca un effetto domino dalle conseguenze rocambolesche e drammatiche che finirà per stravolgere le vite di tutti…..

 

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